Il Consiglio dell'Unione Europea ha dato l'ok al tetto per il contante a 10.000 euro. Ricordiamo che la materia del pagamento in contanti in ambito UE è disciplinata dalla normativa Doganale (Regolamento UE 2021/776), che prevede l’obbligo di dichiarazione per singola persona che trasporti al confine somme superiori a 10.000 euro. Inoltre, ricordiamo che, sui limiti al contante le normative nazionali in ambito Ue sono varie e differenti. I pagamenti anche di importi elevati senza una specifica soglia e superiori ai 10.000 euro sono ancora permessi in diversi stati quali: Austria, Cipro, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Olanda. Invece, tra i Paesi che hanno imposto un tetto vi sono la Croazia, con 15.000 euro e la Repubblica Ceca e Malta con 10.000 euro. In Italia la soglia all'uso del contante era stata portata a 5.000 euro da 12.500 e poi abbassata a 1.000 euro a partire da gennaio 2012. Dal 2016 è state innalzata a 3.000 euro e successivamente ridotta a 2.000 dal 1° luglio 2020. La norma attualmente in vigore prevede che un’ulteriore riduzione a 1.000 euro avvenga a partire dal 1° gennaio 2023. E' bene sottolineare che l'ultima riduzione è stata oggetto di una lettera di richiamo della Banca Centrale Europea che ha ricordato che in materia di pagamenti in contanti i Governi sarebbero tenuti a richiedere un parere preventivo proprio alla stessa BCE. Per quanto ci riguarda, il tetto massimo all'uso del contante, è ancora in discussione da parte dell'Esecutivo, e approderà nella legge di bilancio 2023 la cui bozza parla di 5.000 a partire dal 1 gennaio 2023. Per le anticipazioni in merito leggi Legge di bilancio 2023: alcune anticipazioni sul pacchetto fiscale. Tetto all'uso del contante: riepilogo delle normeLe novità sul tetto all'uso del contante verranno inserite nella nuova legge di bilancio 2023. Ricordiamo però che il limite all'uso del contante è stato previsto dal Decreto antiriciclaggio (Dlgs 231/2007, articolo 49) e tante volte è stato ritoccato a ribasso e rialzo come sopra anticipato. L'art. 49 del Dlgs 231/2007 prevede nello specifico che è vietato il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, quando il valore oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a 3.000 euro. Inoltre, il trasferimento superiore al predetto limite, quale che ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati e può essere eseguito esclusivamente per il tramite di banche, Poste italiane S.p.a., istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento. La norma attuale prevede che il tetto massimo, a partire dal 1 gennaio 2023, sarà pari a 1.000 euro, si attendono pertanto novità definitive con la legge finanziaria 2023. |
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