Pubblicato in GU n 270 del 18 novembre 2022 il DL n 176 noto come Decreto aiuti quater con Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica.
All'atto dell'approvazione del DL avvenuta in data 10 novembre, la bozza diffusa in preconsiglio dei ministri, conteneva la novità relativa all'innanzamento del tetto massimo all'uso del contante fissato a 5.000 euro dal 1 gennaio 2023.
Invece, ora, la misura non compare più nel testo andato in Gazzetta. Vediamo il perchè.
Il Governo aveva prima annunciato che la questione sarebbe stata inserita nella prossima finanziaria, per poi farla figuarare nella bozza del DL 176.
Ora, il tetto massimo all'uso del contante, evidentemente ancora in discussione da parte dell'esecutivo, approderà nella legge di bilancio 2023. (Per le anticipazioni in merito leggi Legge di bilancio 2023: alcune anticipazioni sul pacchetto fiscale)
Nell’Aiuti-quater invece è rimasta un’altra misura, quella del credito d’imposta per adeguare i registratori di cassa collegato alla lotteria degli scontrini anch'essa in corso di cambiamenti.
Il credito di imposta di cui si tratta è riservato agli esercenti obbligati alla memorizzazione e trasmissione online dei dati dei corrispettivi giornalieri, ed è pari al 100% della spesa sostenuta nel 2023 per aggiornare i registratori stessi, fino a un massimo di 50 euro per ogni strumento. la misura è coperta da 80 milioni di euro a disposzione.
Tetto all'uso del contante: riepilogo delle norme
Prossimamente, le novità sul tetto all'uso del contante verranno inserite nella nuova legge di bilancio 2023.
Ricordiamo intanto che il limite all'uso del contante è stato previsto dal Decreto antiriciclaggio (Dlgs 231/2007, articolo 49) e tante volte è stato ritoccato a ribasso e rialzo. facciamo un riepilogo in proposito.
Dal 1° gennaio 2022 il tetto doveva scendere a 1.000 euro, come previsto dalla legge di Bilancio di Mario Draghi di fine 2021, invece, nel mese di febbraio 2022, è stato approvato un emendamento al Milleproroghe che ha mantenuto fino al 31 dicembre 2022 il limite a 2.000 euro.
L'art. 49 del Dlgs 231/2007 prevede nello specifico che è vietato il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, quando il valore oggetto di trasferimento, è complessivamente pari o superiore a 3.000 euro.
Inoltre, il trasferimento superiore al predetto limite, quale che ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati e può essere eseguito esclusivamente per il tramite di banche, Poste italiane S.p.a., istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento.
La norma attuale prevede che il tetto massimo, a partire dal 1 gennaio 2023, sarà pari a 1.000 euro, si attendono pertanto novità definitive con la legge finanziaria 2023.