Rassegna Stampa

Forfetari: gli obblighi informativi del quadro RS del modello Redditi PF

I lettori sapranno che il quadro reddituale dedicato ai contribuenti in regime forfetario è il famoso quadro LM del modello Redditi PF. 

Attraverso questo quadro il contribuente che opta per la determinazione non analitica del reddito determina il proprio reddito imponibile derivante da lavoro autonomo o dall’esercizio d’impresa commerciale.

Tuttavia la dichiarazione dei redditi del contribuente forfetario non si esaurisce con la compilazione del solo quadro LM, in quanto, a seconda dei casi, ci sono altre sezioni del modello Redditi PF che dovranno essere compilati. 

Un esempio molto comune può essere rappresentato dal quadro RR, in relazione alla posizione contributiva del contribuente.

Oggi affrontiamo la compilazione di una sezione del quadro RS del modello Redditi PF 2022, specificatamente dedicata ai contribuenti in regime forfetario, denominata “Regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni - Obblighi informativi”.

Attraverso questa sezione, la cui compilazione è obbligatoria, il contribuente forfetario trasmette alcune informazioni inerenti la propria attività, che non influiscono sul reddito imponibile, ma che richiedono comunque l’attenzione di colui che redige la dichiarazione.

La sezione si può considerare divisa in tre sotto-sezioni:

  • una che riguarda tutti i contribuenti in regime forfetario;
  • una che riguarda solo coloro che esercitano attività d’impresa;
  • una che interessa solo i lavoratori autonomi.

Le istruzioni del modello Redditi PF 2022 precisano che, in caso di svolgimento di più attività, i valori da indicare dovranno essere individuati cumulativamente.

La prima sezione, quella interessata dai righi RS371RS372RS373, è una sorta di obbligo informativo richiesto in conseguenza del fatto che i contribuenti forfetari non emettono la Certificazione Unica autonomi

Attraverso questi righi il contribuente forfetario comunica le somme pagate ad altri professionisti (a cui non sono state applicate ritenute); nello specifico il contribuente forfetario dovrà indicare:

  • in colonna 1: il codice fiscale del professionista;
  • in colonna 2: l’importo corrisposto.

Per un approfondimento sulla questione si può leggere l’articolo Il contribuente forfetario emette la Certificazione Unica autonomi?.

La successiva sotto-sezione, denominata “Esercenti attività d’impresa”, è composta da quattro righi:

  • RS375: si dovrà indicare “il numero complessivo di mezzi di trasporto/veicoli posseduti e/o detenuti a qualsiasi titolo per lo svolgimento dell’attività alla data di chiusura del periodo d’imposta”;
  • RS376: si dovrà indicare “il costo sostenuto per l’acquisto di materie prime e sussidiarie, semilavorati e merci, inclusi gli oneri accessori di diretta imputazione e le spese sostenute per le lavorazioni effettuate da terzi esterni all’impresa”;
  • RS377: si dovranno indicare “i costi sostenuti per il godimento di beni di terzi”, tra i quali rientrano i canoni di locazione finanziaria e operativa per beni mobili o immobili (comprese le concessioni), i canoni di noleggio, i canoni d’affitto d’azienda, o altro; “in questo rigo vanno indicati anche i costi sostenuti per il pagamento di royalties”;
  • RS378: si dovrà indicare “l’ammontare complessivo delle spese sostenute nel corso del periodo d’imposta per gli acquisti di carburante”.

L’ultima sotto-sezione, denominata “Esercenti attività di lavoro autonomo”, richiede la compilazione di un solo rigo, il rigo RS381 denominato “Consumi”, sul quale il contribuente dovrà indicare la somma complessiva delle spese sostenute per:

  • i servizi telefonici compresi quelli accessori”;
  • i consumi di energia elettrica”;
  • i carburanti, lubrificanti e simili utilizzati esclusivamente per la trazione di autoveicoli”.
 
Fonte: Agenzia delle Entrate

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