Nelle dichiarazioni dei redditi 2023, riferite all'anno di imposta 2022, è possibile beneficiare della detrazione al 19% delle spese sostenute per i servizi di interpretariato a favore delle persone sorde. Vediamo come funziona, in base alle indicazioni fornite dall'Agenzia delle Entrate.
Detrazione interpretariato sordi: come funziona
Nelle dichiarazioni dei redditi è possibile beneficiare della detrazione pari al 19% delle spese sostenute per i servizi di interpretariato dei soggetti riconosciuti sordi ai sensi della l. n. 381 del 1970.
L’agevolazione riguarda i soggetti
- minorati sensoriali dell’udito,
- affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva che abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato.
Attenzione va prestata al fatto che, come chiarito dall'Agenzia delle Entrate, la detrazione non spetta per i servizi resi ai soggetti affetti da sordità di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio.
Per fruire della detrazione i soggetti interessati devono essere in possesso delle certificazioni fiscali rilasciate dai fornitori dei servizi di interpretariato.
Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione per servizi di interpretariato spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”. Il contribuente dimostra l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” mediante la relativa annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio. In alternativa, l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” può essere dimostrato mediante prova cartacea della transazione (ovvero tramite ricevuta della carta di debito o della carta di credito, copia bollettino postale, MAV, dei pagamenti con PagoPA, estratto conto, ecc.).
Inoltre, dall’anno d’imposta 2020 la detrazione per servizi di interpretariato spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a euro 120.000; in caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a euro 240.000. Non essendo previsto un limite di spesa, la detrazione può essere calcolata sull’intero costo sostenuto e documentato.
Devono essere comprese nell’importo anche le spese indicate nella CU 2023 (punti da 341 a 352) con il codice 30. Si sottolinea il fatto che non possono essere indicate le spese sostenute nel 2022 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 Tuir” della CU (punti da 701 a 706) con il codice 30.
Detrazione interpretariato sordi: documenti necessari
Ecco la documentazione necessaria per beneficiare della detrazione al 19% delle spese sostenute per i servizi di interpretariato delle persone sordi:
- Certificazioni fiscali rilasciate dai fornitori dei servizi d’interpretariato
- Certificazione relativa al riconoscimento dell’handicap
- È possibile autocertificare il possesso della documentazione attestante il riconoscimento della sussistenza delle condizioni personali di disabilità
- L’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” può essere attestato mediante l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio
Attenzione va prestata che in caso di mancanza di tale documentazione è comunque necessaria:
- la ricevuta del versamento bancario o postale,
- la ricevuta della carta di debito o della carta di credito,
- l'estratto conto,
- la copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati